martedì 11 marzo 2014

ROMEO Y JULIETA “ROMEO DE LUXE” E.L. 2013

VITOLA de GALERA: Capuleto
TAGLIA: Cepo 52 (20,64 mm) x 162 mm di lunghezza

L’improvviso interesse creatosi attorno a questa edizione limitata, ci ha portati a valutarne 
la caratura, per offrire agli amici aficionados un’analisi obbiettiva al termine di un’attenta fumata.
L’esemplare scelto da un box con cuño AME 13, si presenta con una capa di colore maduro, dai toni rosso/bruno, alla vista setosa e brillante. Alcune venature poco pronunciate, non ne pregiudicano l’estetica e il colore uniforme.
Al tatto, il riempimento si presenta regolare e la capa grassa sottolinea una costruzione buona.
All’olfatto, capa e piede non presentano differenze pronunciate, in contrasto con la giovane età di questo puro. Gli aromi a crudo che risaltano, sono perlopiù riconducibili al legno, 
cuoio e fieno.

All’accensione, notiamo subito un tiraggio appagante senza eccedere in ampiezza. La combustione regolare viene cadenzata dalla caduta in blocchetti della cenere compatta di colore grigio, senza alterazioni di alcun tipo, per tutta la fumata.
Il primo tercio offre un sapore dolce, lasciando una sensazione palatale di tipo metallico. Gli aromi sprigionati hanno punte riconducibili al legno e alle note floreali. Poco dopo l’accensione, alle prime note appena elencate, si aggiungono sentori balsamici, di fieno, con un leggero accento pepato.

Al secondo tercio la fumata si mantiene 
sui toni dolci, sviluppando un alone tannico che si manifesta con un aumento della salivazione. La forza si mantiene medio leggera, se vogliamo, leggermente al di sotto dello standard della casa.
L’evoluzione, che di questo sigaro è il punto di forza, apre la paletta aromatica aggiungendo agli aromi profusi nel primo tercio, sentori di nocciola e terra, rendendo la fumata più corposa.
Segnaliamo un’unica correzione al bracere a metà del secondo tercio, conferma della buona costruzione di questo esemplare.

L’ultimo tercio evidenzia il sapore metallico rilevato in accensione e il tannino sovrasta totalmente il dolce fin qui persistente. La forza aumenta raggiungendo lo standard medio di Romeo y Julieta.
L’evoluzione ci colpisce in modo particolare, virando completamente la paletta aromatica su aromi liquorosi, di liquirizia, legno e terra, persistendo con la leggera nota pepata che ci ha accompagnati per tutta la fumata.

Ci gustiamo questo puro fino a bruciarci le dita, rilevando complessivamente un equilibrio armonico, una buona complessità nei tre terzi e una persistenza media.
Ci hanno colpito particolarmente la repentina evoluzione tra un tercio e l’altro e nell’arco dello stesso tercio.
Lasciamo spegnere ciò che rimane di questa edizione limitata dopo poco più di un’ora e mezza dall’accensione.

Le considerazioni raccolte ci hanno dato di questo sigaro un’impressione più che buona, adatto ad una fumata pomeridiana o dopo una cena leggera, in abbinamento ad un vino passito o ad un armagnac.

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